Laura Chronopoulou

ricercatore
Biografia
Ricercatrice a tempo Determinato di tipo B per il settore scientifico-disciplinare CHIM/04 (Dipartimento Chimica, Università La Sapienza). Afferisce ai Consigli di Area Didattica di Chimica Industriale e di Scienze Chimiche. E’ membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Processi Chimici per l'Industria e per l'Ambiente e del Centro di Ricerca per le Scienze applicate alla Protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali dell’Ateneo. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca sia nazionali che internazionali, tra cui il progetto Europeo RES URBIS (coordinatore: M. Majone), il progetto ABASA di Lazio Innova (coordinatrice: D. Bellincampi) e il progetto PRIN ASSEMBLe (coordinatrice: O. Parolini). Ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale per professore di II fascia nel settore concorsuale 03/C2 (Validità: 14/07/2020-14/07/2029). Ha partecipato come relatrice, anche su invito, a numerosi convegni nazionali e internazionali. E' autrice di 57 pubblicazioni scientifiche, 1 brevetto e 4 capitoli di libro, con 1637 citazioni totali e un H-index pari a 24 (Dicembre 2024). E' membro del comitato editoriale delle riviste Micro (sezione Microscale Biology and Medicines) e BioMed Research International.
Curriculum: 
Ricerca
Area: 
Chimica industriale
Ricerca: 
Biomateriali micro e nanostrutturati per applicazioni biotecnologiche: Biosintesi di sistemi iniettabili, biocompatibili e biodegradabili a base di peptidi autoassemblanti, utilizzati come scaffolds per la crescita e il differenziamento cellulare e nel drug delivery. Inoltre il gruppo ha expertise nella sintesi di nanomateriali biopolimerici per veicolare molecole bioattive e acidi nucleici in cellule animali e vegetali o come carriers di enzimi industriali. La preparazione di tali materiali è realizzata tramite tecniche innovative brevettate nell’ambito del gruppo di ricerca e reattori microfluidici. Green Solvents nell'estrazione selettiva di molecole bioattive e biopolimeri da matrici vegetali e cellule microbiche: I fluidi supercritici sono impiegati come alternativa ecosostenibile per l'estrazione di polimeri biodegradabili nonché di sostanze ad elevato valore aggiunto quali sostanze ad attività antiossidante da biomasse vegetali e da scarti di lavorazioni industriali.
Pubblicazioni: 

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