Angela Marchetti

titolare di assegno di ricerca
Biografia
Diplomata al Liceo Classico di Cetraro (Cs) "Silvio Lo Piano" nel luglio 2010. Ha continuato gli studi scegliendo un percorso scientifico, conseguendo la laurea triennale nel dicembre 2014 in Ingegneria Per l'Ambiente e il Territorio, a "La Sapienza" Università di Roma. Sempre all'interno del medesimo Ateneo, ha ottenuto la laurea magistrale con votazione di 110/110 cum laude, in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio con specializzazione in Impianti di Trattamento dei Reflui civili e industriali, Potabilizzazione e Bonifica dei Territori. Ha vinto il primo premio “AIDIC e Orim 2018” per la tesi magistrale dal titolo: “Sintesi di nanoparticelle magnetiche adsorbenti per il trattamento delle acque in condizioni di emergenza sanitaria”. Nel settembre del 2018 ha partecipato al concorso per il Dottorato in Processi Chimici per l'Industria e per l'Ambiente del XXXIV ciclo. Sempre nel settembre del 2018 ha superato l'Esame di Stato per la professione di Ingegnere Civile-Ambientale, sezione A categoria Senior.Ad oggi continua il percorso di studi di dottorato avendo partecipato ad una serie di congressi Nazionali e Internazionali in cui ha svolto il ruolo di speaker.
Ricerca
Area: 
Chimica industriale
Ricerca: 
Sebbene le prime pubblicazioni riguardano la sintesi di nanoparticelle ferromagnetiche per il trattamento delle acque reflue e lo studio di sistemi di controllo per impianti a membrana, l'attuale ricerca (cui supervisore è la Prof.ssa M.Villano) si allontana da queste tematiche, vertendo principalmente sulla produzione di poliidrossialcanoati (PHA). In tale ambito viene usato un consorzio microbico misto, modificando l'approccio industriale che vede invece l'uso di culture pure. La ricerca riguarda anche la produzione di acidi grassi volatili (VFA), tramite processi di fermentazione ed elettro fermentazione, sfruttando anche in tal caso culture microbiche miste. Risulta importante sottolineare come i due filoni di ricerca non siano indipendenti tra loro ma correlati. Difatti, i VFA prodotti per via fermentativa possono essere usati come fonte di carbonio per i batteri PHA stoccanti, ponendo in tal modo la suddetta ricerca in un quadro maggiormente eco-sostenibile.
Nello staff delle linee di ricerca:

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