Giovanni De Maria

La Luna respira: incontro/seminario con il Prof. Emerito Giovanni De Maria

Martedì, 13 Febbraio, 2024

Luciano Galantini ha il piacere di invitarvi all'incontro/seminario:

La Luna respira

di Giovanni De Maria, Professore Emerito, Dipartimento di Chimica, Sapienza Università di Roma

 


L'incontro avrà luogo mercoledì 21 febbraio, ore 16 in Aula La Ginestra, edificio Cannizzaro (CU014).

 

Più di 50 anni fa, il prof. Giovanni De Maria ricevette dalla NASA l’incarico di analizzare la composizione della fase vapore prodotta ad alta temperatura da alcuni campioni lunari prelevati nel corso della missione Apollo 12. Quegli esperimenti, condotti presso l’Istituto di Chimica Fisica della Sapienza, rimasero gli unici esperimenti distruttivi mai realizzati su campioni lunari ed ebbero un impatto significativo nella comunità scientifica dell’epoca, attirando interesse e curiosità anche da parte dei mezzi di comunicazione di massa, soprattutto per via del rilascio di ossigeno che si osservò a temperature superiori ai 1000 ° C, a cui si richiama il titolo di questo incontro. Le informazioni ricavate in quegli esperimenti e in altri condotti successivamente dal gruppo di De Maria rappresentano ancora oggi l’unica fonte sperimentale diretta di informazione su alcune proprietà chimico-fisiche fondamentali delle rocce lunari, la cui conoscenza può avere ricadute importanti in settori estremamente vari, dallo studio dei processi di raffreddamento e condensazione della nebulosa primordiale all’esplorazione dello sfruttamento di risorse e materiali lunari disponibili in situ per la produzione di ossigeno e di altri componenti indispensabili per progetti di colonizzazione umana. Com’è noto, le prospettive aperte allora non hanno poi avuto il seguito preconizzato o auspicato all’epoca. Negli ultimi anni, tuttavia, si sta assistendo a un rinnovato e concreto interesse per la progettazione di nuove missioni lunari da parte di tutte le potenze mondiali vecchie e nuove, guidato da molteplici motivazioni di natura scientifica, tecnologica, economica, politica. In questo incontro, il prof. De Maria ripercorrerà le vicende che lo portarono a ricevere i campioni lunari e presenterà una breve rassegna dei principali risultati di allora, evidenziando lo stretto legame di quegli esperimenti con le ricerche sulla “Chimica delle alte temperature” che in quegli anni il suo gruppo stava portando avanti e il ruolo che questo genere di studi può giocare nella fase di rilancio degli studi lunari, che appare oggi non soltanto auspicabile ma anche concretamente attuabile in una prospettiva di breve termine.

 

Prof. Giovanni De Maria  

Dottore in Chimica, libero docente in Chimica Fisica (1962), professore ordinario di Chimica Fisica nell’Università di Roma (1965). Borsa di studio ENI (1955), borsa di studio “Fulbright”, (1957). “ResearchAssociate”, Department of Physics, University of Chicago, USA, 1957/59. Incaricato di Chimica Teorica, Università di Roma, 1960/61. Direttore dell’Istituto di Chimica Fisica ed Elettrochimica, Università di Roma, 1966/70. Membro dello IUPAC, Commission on High Temperature and Refractories, del Comitato Editoriale della Revue Internationale des Hautes Tempèratures et Rèfractaires, del “Comitè de Directon du Laboratoire de l’Energie Solaire et des Ulra-Rèfractaires” du CNRS-Mont Louis, Odeillo (Pirenei, Francia), del Consiglio Direttivo “CODATA”. Ha fatto parte di numerosi Consigli Direttivi, talora in veste di presidente, di diverse associazioni scientifiche e culturali nazionali ed internazionali: Unione Nazionale Chimici Italiani, Associazione Italiana di Chimica Fisica, Società Italiana per l’Energia Solare, Federazione Internazionale dei Chimici Europei, etc. E’ stato inoltre il primo studioso italiano ad essere incaricato dalla NASA a svolgere ricerche sui campioni lunari della Missione Apollo 11, sviluppando poi negli anni successivi ulteriori ricerche sui campioni delle missioni Apollo 12, 14, 15,16 e 17 e ricevendo, nel decennale del primo volo umano sulla Luna, dalla NASA, uno speciale riconoscimento scientifico della ricerca svolta. Ha partecipato a numerosi Convegni scientifici nazionali ed internazionali, organizzandone diversi, ed ha tenuto lezioni presso “Advanced NATO School”. E’ stato inoltre invitato a tenere conferenze sulla attività di ricerca sua e del suo gruppo presso le seguenti istituzioni scientifiche:

- Department of Physics, University of Chicago (1962).

- Laboratoire de Chimie-Physique Moléculaire, Universitè Libre, Bruxelles (1964).

- USSR Academy of Science, Moscow (1965).

- Istituto Donegani, Montedison, Novara (1966).

- Ecole National Supèrieur de Chimie, Universitè de Paris (1967).

- Istitut für Physicalishe Chemie, Universita di Vienna (1968).

- Universitv of Mexico, Mexico City (1968).

- Istitute of Physical Chemistry, Tokyo University (1969).

- Vysoka Skola Chapcko- Tecnologicka, University of Praga (1969).

- Accademia Nazionale dei Lincei, Roma (1969).

- Aerospace Research Laboratories, Dayton, Ohio, USA (1969).

- Arrhenius Laboratory, University of Stockholm, Sweden (1969).

- Centro Spaziale NASA, Houston, Texas, USA (1971).

- National Bureau of Standards, Washington, D.C., USA (1972).

- Centrul de Chimia Physica, Bucarest, Romania (1973).

- Centro Spaziale NASA, Houston, Texas, USA (1973).

- Institut de Chemie Gènèral, Universitè de Marseille, France (1975).

- Department of Chemistry, Texas A. & M. University, Texas, USA (1975).

- Imperial College of Science and Technology, London (1975).

- Europaisches Istitut für Transurane, Euratom Karlsruhe, Germania Federale (1976).

- Istitut Metali Niezelaznych, Gliwice, Polonia (1977).

- Foster & Weeler Research Laboratories, New Jersey, USA (1980).

- Laboratorio di Ricerche Tecnologiche per la ceramica, Faenza (1981).

- Europaisches Istitut für Transurane, Euratom Karlsruhe, Germania Federale (1982).

E’ autore di oltre 140 pubblicazioni scientifiche, la maggior parte apparse su riviste internazionali ed ha avuto numerosi allievi italiani e stranieri, che insegnano presso le Università degli Stati Uniti, Unione Sovietica, Brasile, Cecoslovacchia e presso l’Università di Roma e della Basilicata. E’ stato consulente di istituti stranieri operanti nel settore della tecnologia avanzata dei materiali nucleari e di impiego nel campo missilistico ed è da diversi anni consulente dell’Euratom. E’ stato inoltre direttore di un programma di ricerche nel settore delle energie alternative, con particolare riguardo all’energia solare. E’ stato uno dei promotori della istituzione e dello sviluppo dell’Università di Basilicata dove ha ricoperto per diversi anni la carica di Presidente del Comitato Ordinatore della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Dal 1990 è membro della International Academy of Ceramics venendo eletto nello “Advisory Board for Science” per il triennio 1993-96. Nel 1994 è stato insignito della medaglia H. C. Kurhakov dell’Accademia delle Scienze della Russia. Nel 2001, unico italiano, è entrato a far parte della SCTC (Space Colonization Technical Commettee) della AIAA (American Institute of Aeronautics and Astronautics) un organo di consulenza della NASA per la programmazione di attività spaziali. Nello stesso anno gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana la medaglia d’oro di “Benemerito della Scienza e della Cultura”. Nel 2010 è stato nominato Professore Emerito di Chimica-Fisica della Facoltà Di Scienze dell'Università di Roma "La Sapienza”.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma