Robbia

Rubia tinctorum L.

Rubia tinctorum L.

 

Rubia tinctorum L., foglio di erbario conservato presso il Museo Erbario di Sapienza Università di Roma

 

Colori ottenuti

Le radici sono le parti della pianta maggiormente utilizzate per estrarre i coloranti. Esse vengono raccolte quando la piante ha un'eta compresa tra i 3 e i 7 anni di vita. Qualora fossero raccolte quando la pianta è ancroa giovane, non conterrebbero tutti i 6 coloranti che normalmente vengono estratti dalla robbia. Essi sono: alizarina, purpurina, pseudopurpurina, alizarina 2metil-etere, rubiadina, munjistin.  

I colori che si possono ottenere attraverso i metodi di tintura con la robbia sono: 

- rosso e rosa, ottenuti dalle radici

- bronzo e rosa corallo, dalle cime delle piante

 

Distribuzione, descrizione e storia

La robbia è un pianta erbacea particolarmente diffusa nel bacino del Mediterraneo ed la si può trovare fino ad un'altitudine di 1000 metri circa sul livello del mare. Si tratta di una pianta originaria del Medio oriente e del Mediterraneo, presente anche in Europa centrale e meridionale, dove fino ad un certo periodo veniva coltivata. Si sviluppa più favorevolmente nei suoli calcarei, ma anche all'interno di aree caratterizzate da vegetazione fitta.

Ha radici perenni all'interno delle quali sono concentrati la maggior parte dei coloranti.  

 

Chimica

Le pricipali molecole responsabili delle colorazioni sono l'alizarina e la purpurina.

Molecola di alizarina C14H8O4

 

Utilizzi

I colori ottenuti dalla robbia sono utilizzati per tingere lana, seta e cotone. Per la preparazione di tinture da applicare sui capelli, per vernici e lacche nel settore della pittura.

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