I coloranti sintetici della collezione Leopold Cassella | The Journal of Cultural Heritage

Museo

I primi coloranti tessili sintetici della fine del XIX secolo dal Museo della Chimica “Primo Levi” (Roma): Un'indagine analitica multitecnica

In questo lavoro è stata investigata una collezione storica dei primi coloranti sintetici, conservata presso il Museo di Chimica “Primo Levi” dell’Università La Sapienza di Roma, la cosiddetta “Coloreria”, attraverso diverse tecniche analitiche, come le spettroscopie ad infrarossi in trasformata di Fourier (FTIR), UV-Visibile, Raman e Raman “surface-enhanced” (SERS), l’analisi elementare CHN, la spettrometria di massa a ionizzazione “electrospray” (ESI-MS) e la diffrazione di raggi X (XRD). Lo scopo era quello di caratterizzare cinque coloranti di incerta composizione a causa del deterioramento dell’etichetta originale, prodotti da uno dei principali produttori del XIX secolo, la Leopold Cassella & Co. La combinazione dei diversi metodi di indagine ha portato all'identificazione e alla assegnazione univoca della struttura dei cinque campioni esaminati, come Crisoidina G, Amaranto, Scarlatto Diretto B, Fucsina Acida e Blu Nilo. Una parallela ed esaustiva ricerca bibliografica ha confermato l'attendibilità delle ipotesi formulate sulla base dei dati analitici, rendendo questo approccio un metodo estremamente importante per la classificazione e la conferma della composizione chimica di reperti musealizzati.

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