Arzica

Reseda Luteola L.

Reseda Luteola L. 

 

Reseda Luteola L., foglio di erbario conservato presso il Museo Erbario di Sapienza Università di Roma

 

Colori ottenuti

I colori che si ricavano dalla Reseda Luteola L. sono:

- giallo

- arancione

- verde oliva

        

 

Distribuzione geografica

La Reseda Luteola L. è originaria dell’Euroasia ed è molto diffusa nelle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo. E’ presente in quasi tutte le regioni d’Italia, eccetto che in Friuli Venezia Giulia, ma in particolar modo al centro-sud.

Al fine di ridurre l’elevato carico inquinante che caratterizza i moderni processi di tintura tessile, la Resede Luteola L. potrebbe rappresentare una consistente fonte di pigmenti gialli per la produzione tessile naturale, oltre che a ridurre fortemente i rischi per l’ambiente. 

 

Chimica

Chiamata anche “erba dei tintori”, veniva coltivata per ricavare un colore giallo brillante che si estrae da tutte le parti aeree della pianta; esso è dovuto alla presenza di flavonoidi, un importante insieme di pigmenti vegetali, in particolare la luteolina e l’apigenina. 
Il pigmento è ritenuto tra i più solidi e brillanti.

Al fine di ridurre l’elevato carico inquinante che caratterizza i moderni processi di tintura tessile, la Resede Luteola L. potrebbe rappresentare una consistente fonte di pigmenti gialli per la produzione tessile naturale, oltre a ridurre fortemente i rischi per l’ambiente. 

Molecola di Luteolina Molecola di Apigenina

 

 

Preparazione

Si pesa la parte della pianta da estrarre e la si pone in un becher contenente H2O distillata. 
Si mantiene all’ebollizione a fuoco lento per 30 minuti circa e poi si procede per filtrazione su tela. Si ripete l’operazione sul residuo della filtrazione e si riuniscono entrambi i filtrati in un unico becher.

Si porta a pH opportuno aggiungendo NaOH e successivamente si aggiunge allume di potassio disciolto in H2O distillata, mescolando continuamente. Si nota la formazione di un precipitato finissimo che resta in sospensione: si tratta della lacca che inizia a flocculare.

Si lascia decantare la lacca per una notte, si elimina il liquido sopranatante, senza smuovere il precipitato sottostante. Si effettuano una serie di lavaggi con acqua, lasciando sedimentare e eliminando il liquido finché quest’ultimo non risulta limpido e incolore.

Si filtra per tela il precipitato e si essicca in stufa a 50°C o a temperatura ambiente.

La lacca così ottenuta viene macinata in un mortaio e conservata in un recipiente di vetro. 
 

 

Storia e utilizzi

Sin dall’antichità tale pigmento veniva utilizzato per la tintura della lana e della seta. La coltivazione della Reseda per la produzione del colorante caratterizzò fortemente le pratiche agricole e il commercio rinascimentale in Italia e Francia durante il XV e il XVI secolo. In tutto l’area mediterranea, la Reseda era coltivata come principale fonte del colore giallo.

Attualmente viene importata dai Paesi dell’Est, come Iran, India e Thailandia.  

Grazie alla sua stabilità alla luce solare è stata a lungo utilizzata per la tintura di lana, seta, cotone, lino e altre fibre vegetali utilizzate per creare cesti e cordame.

 

 

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