Annatto

Bixa Orellana L.

        
Bixa Orellana L.

 

Bixa Orellana. L., foglio di erbario conservato presso il Museo Erbario di Sapienza Università di Roma

 

Colori ottenuti

I colori che si ricavano dalla Bixa Orellana sono:

- rosso arancio

        

 

Distribuzione geografica

La pianta di Bixa Orellana L. appartiene alla famiglia delle Bixaceae. Si tratta di una pianta tropicale, più precisamente un arbusto, con altezza che varia dai 3 ai 6 metri, fino a raggiungere altezze notevoli anche fino ai 10 metri. E’ originaria dei territori del Centro e Sud America, in particolare del Brasile. Viene coltivata anche in Pesù, Ecuador, Messico, Indonesia, Kenya e in Africa orientale. Si tratta di una delle più antiche piante da frutta da cui si ricava il colorante naturale, l’annatto.

 

Descrizione
La Bixa orellana L. è la pianta da cui si ricava l’annatto, colorante naturale color rosso arancio derivato dai  semi della pianta e caratterizzato da un'elevata biodegradabilità, bassa tossicità e compatibilità con l'ambiente. I semi di questa pianta producono uno dei coloranti più utilizzati al mondo, non solo nei prodotti alimentari ma anche nell'industria tessile, delle vernici e cosmetica.
 

 

Chimica

Il frutto dell'albero di B. orellana è costituito da 10 – 50 semi. Lo strato che contiene il colorante è l’involucro esterno del seme (detto arillo o pericarpo). Il colorante è costituito da un carotenoide di colore rosso chiamato bissina, C25H30O4.
La bissina può essere estratta con oli vegetali o basi chimiche. Il contenuto di bissina nella pianta può variare dall’1 al 6% nell’involucro esterno del seme. La parte rimanente è composta da altri coloranti e inerti di minore importanza.  
La bissina è la principale sostanza responsabile del caratteristico colore dei semi e la sua concentrazione può raggiungere il 5,0%. 
 

Molecola di Bissina

 

Storia e utilizzi

Il nome Bixa Orellana ha origine dal conquistatore spagnolo Francisco de Orellana (1511 – 1546), primo europeo a navigare l’Amazzonia.

I semi di questa pianta producono uno dei coloranti più utilizzati al mondo, non solo nei prodotti alimentari ma anche nell'industria tessile, delle vernici e cosmetica. Il suo impiego è stato stimolato dal divieto dell'uso di coloranti sintetici negli alimenti e nei cosmetici. L’annatto è uno dei pochi coloranti naturali accettati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), poiché, oltre ad essere atossico, non sembra modificare il valore del cibo. Un altro fatto interessante è che il 70% di tutti i coloranti naturali consumati nel mondo derivano dall'annatto.

Nell'industria alimentare viene utilizzata per colorare burro, margarina, maionese, salse, senape, salsicce, zuppa, succhi di frutta, gelato, prodotti da forno.

E’ ampiamente utilizzato nell'industria della stampa e nella produzione della tintura.

Tra alcuni popoli indigeni l’annatto viene utilizzato per la pittura del corpo, per abbellirsi durante i riti religiosi e principalmente per proteggersi dalle radiazioni ultraviolette e dalle zanzare che infestano le foreste.

 

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