Stefano Bovino

professore associato
Biografia
Stefano Bovino è Professore Associato di Chimica Generale nel Dipartimento di Chimica della Sapienza e Professore Straordinario di Astronomia presso l'Universidad di Concepción, Cile. Ha conseguito il dottorato nel 2011 con una tesi di astrochimica focalizzata sull’Universo primordiale. Durante il dottorato ha speso diversi mesi al Centro di Astrofisica di Harvard lavorando a processi che regolano la chimica nelle atmosfere planetarie sotto la supervisione del Prof. Alexander Dalgarno. Dopo il dottorato ha svolto attività di ricerca in Germania, prima all’Istituto di Astrofisica di Goettingen e successivamente all’Osservatorio di Amburgo. É stato professore associato di Astronomia per sei anni nel Dipartimento di Astronomia dell’Universitá di Concepcion dove ha fondato il gruppo di astrochimica e contribuito a sviluppare il Laboratorio di Fisica Atomica e Molecolare (LAMP). In quest'ultimo si sviluppano esperimenti di avanguardia per lo studio dell’interazione tra molecole e polvere cosmica. Collabora con centri di ricerca di punta come il Center for Astrochemical Studies (Germania) e il Center for Interstellar Catalysis (Danimarca). Per il suo lavoro é stato insignito della medaglia Carla Roetti nel 2015 dalla Società Chimica Italiana e del AG Astrophysical Software Award dalla Società Astronomica Tedesca, premio prestigioso assegnato ogni due anni per lo sviluppo di software che ha contribuito a un notevole progresso nel campo della ricerca in astrofisica.
Ricerca
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La ricerca del professor Bovino é interdisciplinare e si incentra sullo studio del mezzo interstellare dalle scale microscopiche dei processi chimici alle scale macroscopiche della formazione stellare. Nella sua carriera, ha contribuito significativamente allo studio delle regioni di formazione stellare e alla comprensione della chimica delle nubi molecolari interstellari. La sua ricerca si concentra sull'utilizzo di strumenti avanzati, come radiotelescopi, modelli computazionali, e esperimenti di laboratorio per indagare le condizioni fisiche e chimiche nelle regioni in cui nascono le stelle. È co-sviluppatore del pacchetto astrochimico KROME, uno strumento pubblico ampiamente utilizzato per modellare la chimica e la microfisica nelle simulazioni idrodinamiche.
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